Colpisce l’espressione accumulare: fare un mucchio. Un mucchio di soldi. Chi direbbe di no? Chi negherebbe di volerne? Chi mai ha detto “basta così”? Dunque non ci salveremo dall’avidità, a meno di leggere anche un’altra parola: per voi. Non accumulate per voi. Non fate un mucchio di soldi per voi, fatene invece un fiume. Fate scorrere le ricchezze, i beni e le banconote. Fatele scorrere fino a raggiungere il vostro vero tesoro. Dove è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. Chi davvero amate? Per chi lottate, per chi esaurite le vostre energie e i vostri anni? Lorenzo martire, al tiranno che gli ordinò di consegnare il tesoro della chiesa, presentò uno stuolo di poveri. Era per loro che aveva venduto tutto. Erano loro dunque il suo vero tesoro, in loro era il suo cuore. Io lo vorrei un mucchio di soldi, altro che, anzi ne vorrei un fiume. E il fiume andrebbe al mare. Al mare di poveri che conosco ed amo e a quelli che conosci tu. E non mi curerei che ne prendessero nota in cielo. Mi basterebbe la soddisfazione in terra. Quella gioia che si prova a dare opportunità e futuro a chi mai avrebbe potuto. Quella morsa gioiosa e tragica che ti prende il cuore quando incroci lo sguardo di chi è felice di mangiare e godere la vita perché tu hai dirottato su di lui il fiume di ricchezza. Non accumulate per voi. Date in elemosina. Date e vi sarà dato.… https://lalocandadellaparola.com/2024/06/21/tesoro/
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